#BCF

Si ferma a Parma, e a quota cinque, la striscia di vittorie consecutive del Brescia. In casa della squadra ducale, la formazione biancazzurra, come già aveva fatto vedere all’andata, gioca una gara generosa che però non è sufficiente per non soccombere alle gialloblù. Queste, dopo 70 minuti di partita, riescono a far cedere la difesa bresciana e a colpire con Kajzba da poco entrata, trovando la rete che poi deciderà la sfida. La sconfitta costa alle Leonesse anche il quinto posto conquistato una settimana prima che torna ad essere occupato dal Lumezzane.

Contro l’undici che qualche turno fa ha conquistato l’aritmetica promozione in A, mister Valenti, oltre alle assenti note, deve rinunciare anche a Nicolini, vittima di un durissimo intervento nei secondi finali della sfida con il Lumezzane, e costretta fuori (nei prossimi giorni, dall’esito strumentale degli esami ai quali l’atleta si sta sottoponendo, si conoscerà l’entità dell’infortunio). In campo scendono quindi Tasselli tra i pali Pedrini, Lepera, Tunoaia, la rientrante Hjohlman (poi dentro 90 minuti), Magri, Morreale, Larsson, Berti, Berveglieri e Sobal. In panchina, tra le altre, c’è invece Letizia Angoli, alla sua prima convocazione stagionale dopo aver smaltito l’infortunio che la teneva ferma.

Il Parma cerca subito di prendere metri e il primo brivido lo fa correre al terzo minuto quando una punizione da fuori viene scodellata in area, ma le attaccanti di casa mancano la deviazione. Poi, piano piano, prende in mano il pallino del gioco, ma di fronte a sé trova un Brescia schierato benissimo che chiude tutti i varchi, per poi provare a guadagnare campo in ripartenza.

Di fatto, sebbene le gialloblù restino nella metà campo del Brescia, fanno fatica a creare occasioni concrete, la prima e più nitida arriva al 22esimo, e si concretizza in un destro potente, ma centrale di Masu, cui Tasselli si oppone. L’undici di mister Valenti risponde un giro di lancette dopo e, recuperata palla, prova a passare per vie centrali con Sobal, senza fortuna. Sul prosieguo, un fallo su Larsson genera una punizione qualche metro fuori dall’area della cui battuta si incarica Berti, ma la palla si abbassa tardi e finisce sopra la traversa.

A seguire la pressione delle padrone di casa resta molta, tanto che l’undici di mister Valenti deve continuare a contenere e oltre il cerchio di centrocampo riesce ad affacciarsi poche volte. Il Parma invece spinge: al 27esimo colleziona quattro angoli consecutivi, al 32esimo scaglia una fucilata con di Distefano dal limite verso il secondo palo, che però finisce fuori, e al minuto 33 ci prova con Ferrario, che elude l’intervento di due difensori bresciani e, appena dentro l’area, tira, però Tasselli blocca a terra sicura.

Per vedere Magri e compagne dalle parti della pari ruolo della numero 13, invece, si deve attendere lo scadere della prima frazione di gara, quando le biancazzurre guadagnano una punizione dalla linea laterale, Berveglieri mette in mezzo, ma nessuno trova la deviazione.

Le squadre vanno così negli spogliatoi sullo 0-0 e quando il gioco riprende è di nuovo il Parma a farsi vedere, e nei primi 60 secondi mette in mezzo un traversone, guadagna una punizione dal limite e un angolo.

Il Brescia prova a distendersi, ma fatica, e dopo un quarto d’ora di gioco deve fare i conti con una nuova minaccia: le ducali mettono palla in mezzo all’area, ma sulla conclusione sotto porta c’è la pronta deviazione in angolo.

Poi, al minuto 63, comincia la girandola di cambi con Colantuono che manda in campo Rognoni, Kajzba, Peruzzo per Lonati, Rizza e Ferin. E proprio la neo entrata Kajzba si rivela essere la più pericolosa: al 68esimo la numero 21 si vede annullata la rete per fuorigioco, così due minuti più tardi, su azione insistita delle sue, ci riprova e porta in vantaggio la squadra.

Il gol incassato causa un po’ di sbandamento tra le fila bresciane e i minuti che seguono registrano altri rischi, al 73esimo con Kajzba ancora pericolosa con due colpi di testa a stretto giro che non inquadrano però lo specchio della porta e al 76esimo quando Tasselli fa un mezzo miracolo su Masu.

Poi le Leonesse – che inseriscono Menassi e Celestini per Berveglieri e Larsson – si ritrovano, non concedono più spazi al Parma e anzi provano a proporsi avanti, prima con Sobal che, a dieci dalla fine del tempo regolamentare, ruba palla a Copetti (e le avversarie si salvano in fallo laterale) e un minuto dopo con Berti che tenta un tiro cross, neutralizzato senza problemi.

C’è poi spazio per altri cambi – al 85esimo per il Parma entrano Nichele per Pondini e Meneghini per Distefano e per il Brescia Cacciamali per Berti, mentre al 90esimo tocca a Razza e Zambelli rilevare Morreale e Hjohlman – ma di azioni di particolare rilevanza non se ne registrano più, né da una parte, né dall’altra fino all’ultimo minuto di gioco.

Al quarto di recupero, infatti, un retro passaggio sbagliato del Brescia vede Rognoni avventarsi sul pallone e saltare Tasselli, ma la sua conclusione viene fermata sulla linea da Lepera.

Il post partita. «È stata una partita difficile – la rilegge mister Giovanni Valenti – contro un avversario di grande valore, le ragazze sono state brave a giocare insieme nella fase difensiva, con attenzione e spirito di sacrificio. Bisogna fare i complimenti al Parma che, anche con questa prestazione, ha dimostrato di meritarsi la promozione in Serie A».

PARMA-BRESCIA 1-0

PARMA: Copetti, Masu, Rabot, Pondini (40′ st Nichele), Lonati (18′ st Kajzba), Rizza (18′ st Peruzzo), Distefano (40′ st Meneghini), Ambrosi, Ferin (18′ st Rognoni), Ferrario, Benedetti. All. Colantuono.

A disp.: Fierro, Mounecif, Catelli.

BRESCIA: Tasselli, Pedrini, Lepera, Tunoaia, Hjohlman (45′ st Zambelli), Larsson (32′ st Celestini), Magri, Morreale (45′ st Razza), Berveglieri (32′ st Menassi), Berti (41′ st Cacciamali), Sobal. All. Valenti

A disp.: Cazzioli, Angoli, Raccagni, Galbusera.

ARBITRO: Dario Acquafredda, sezione di Molfetta

RETI: Kajzba 25′ st.

AMMONITE: Morreale al 47′, Tunoaia al 53′ st.