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ALMENNO S.BARTOLOMEO, 10 FEBBRAIO 2019 – Servivano i tre punti, che anche alla luce dei risultati delle altre pretendenti al secondo posto erano particolarmente preziosi, e tre punti sono arrivati nel derby contro l’Atalanta al termine di una gara in cui il Brescia Calcio Femminile non ha corso rischi e chiuso ancora una volta con la porta inviolata. I quattro gol segnati però non hanno nascosto una gara ancora con tantissimi errori sotto porta e larghi tratti di partita che non hanno soddisfatto mister Oro per la scarsa concentrazione mostrata dalle biancoblu, forse ingannate dal doppio vantaggio arrivato presto e dall’espulsione tra le fila delle padrone di casa dopo venti minuti.
LA GARA – Mister Alessandro Oro conferma l’assetto tattico proposto la scorsa settimana, un 4-2-3-1 con le uniche differenze rappresentate da Cogoli in porta al posto di Cancarini e da Brevi al posto di Lazzari con conseguente spostamento di Belussi sull’out sinistro di difesa. Arbitra il signor Leonardo Totaro della sezione di Lecco.
Pronti, via e le Leonesse passano subito in vantaggio: Brayda recupera palla a centrocampo, verticale per la corsa di Ferrari che si invola verso la porta ma coglie il palo, sul pallone vagante si avventa Massussi che insacca. Cinque minuti dopo è già 2-0: Dolfini realizza il suo secondo gol in campionato, sempre di testa da calcio d’angolo. Sotto la pioggia incessante di Almenno San Bartolomeo le Leonesse sono padrone del campo: al 16′ ci prova Pasquali con una conclusione dal limite, ma il pallone è a lato; al 21′ l’episodio che in qualche modo indirizza la partita: Ferrari parte in profondità inseguita da Caffi che inizia a trattenerla in maniera plateale e al limite dell’area l’attaccante cade. Per il direttore di gara è cartellino rosso, decisione al limite che scatena le ire del tecnico di casa Brusa. Dalla punizione conseguente, Dolfini coglie la base del palo. Al 25′ ancora Ferrari protagonista, ma sulla sua conclusione è pronta Sperandeo con un bell’intervento. Al 38′ la prima sortita offensiva dell’Atalanta, ma la conclusione di Pandoolfi è larga. Al 43′ il Brescia è costretto ad operare la prima sostituzione: Pedemonti subisce un colpo sul collo del piede e deve dare forfait: al suo posto Lazzari. Pochi secondi dopo Diao ha l’occasione per accorciare le distanze, ma svirgola la conclusione che esce a lato. Passa un minuto e il Brescia cala il tris: splendido cross di Massussi sul quale si avventa Brayda, la conclusione è respinta dal portiere ma sul rimbalzo la più veloce è Pasquali che spara in porta. La ripresa si apre sulla stessa falsariga dei primi quarantacinque minuti: al 5′ Brayda va vicina al gol, ma Sperandeo dice no; al 9′ splendido lancio di Pasquali per la corsa di Massussi, la cui conclusione è respinta da Sperandeo in corner. Al 17′ il Brescia va vicino al poker: bella iniziativa di Lazzari sulla sinistra, cross per Fumagalli, subentrata pochi minuti prima a Massussi, tiro di prima intenzione respinto e Brayda è anticipata poco prima che potesse ribadire in rete. Sul corner successivo per la «7» si riscatta immediatamente incornando perfettamente in porta il suo gol numero 19 in campionato. Da qui alla fine solo incredibili occasioni mancate: al 23′ Zangari calcia centralmente sul portiere, sul pallone arriva Fumagalli che calcia a botta sicura ma Sperandeo devia sul palo; al 32′ è Ferrari a cercare il gol su assist di Fumagalli ma Sperandeo è ancora decisiva e si rifugia in corner; al 37′ Ferrari dopo una cavalcata di quaranta metri cerca l’angolino lontano ma il pallone è largo. Finisce così 4-0 per il Brescia una partita comunque complicata, sia per le condizioni atmosferiche che per un avversario che nonostante l’inferiorità numerica e il doppio svantaggio non ha mai mollato, seppur non riuscendo praticamente mai ad essere pericoloso. Prossima settimana, al «Paolo VI» di Urago Mella arriva il Rovato, per un altro derby ad altissima tensione.
LE INTERVISTE – Mister Alessandro Oro è soddisfatto solo dei tre punti conquistati: «A fine primo tempo mi sono molto arrabbiato con le ragazze, perché dopo l’espulsione avrebbero dovuto dare lo strappo decisivo e invece si sono adagiate sul ritmo dell’Atalanta, calando l’aggressività e la concentrazione. Così non va bene. Venerdì dopo la rifinitura avevo visto una delle migliori settimane di allenamenti delle ragazze ma oggi non ho visto la stessa cattiveria e voglia di essere superiori alle avversarie. Analizzeremo questi aspetti in settimana perché domenica ci aspetta una sfida importante contro il Rovato, con le quali abbiamo un conto aperto dalla partita d’andata nella quale con le tantissime occasioni da gol sprecate abbiamo sostanzialmente meritato di perdere. Ma adesso il copione deve essere diverso».
È il turno di capitan Chiara Guerini: «Non siamo riuscite ad esprimerci come nostro solito, soprattutto per un campo molto bagnato e scivoloso, però abbiamo controllato la partita dall’inizio alla fine senza correre rischi. Abbiamo mantenuto la porta inviolata, che era il nostro primo obiettivo, e ci siamo riuscite».
Giada Ferrari è stata protagonista di una partita generosa, condita da diverse occasioni per poter segnare, senza però riuscirci: «Credo che abbiamo fatto una buona partita nel complesso. Nel primo tempo ci siamo un po’ perse dopo l’espulsione perché c’è stata una pausa un po’ troppo lunga per le proteste del mister dell’Atalanta che ci ha deconcentrate, e ci abbiamo messo un po’ per ritrovarci in campo».

 

           

 

Atalanta-Brescia 0-4

Atalanta Sperandeo, Lambertini, Diao, Caffi, Basciu, Battaglia (4′ st Rubagotti), Bratzu, Bonini (33′ st Genini), Bonalumi (3′ st Volpi), Pandolfi, Pascotto (18′ st Es Sabiri). (Manzoni, Bonanomi, Mentana). Allenatore Giovanni Brusa
Brescia Cogoli, Pedemonti (43′ pt Lazzari), Belussi, Farina, Dolfini, Brevi, Brayda (33′ st Citaristi), Pasquali (18′ st Zangari), Ferrari, Guerini (21′ st Magri), Massussi (11′ st Fumagalli). (Gilardi, Pizzetti). Allenatore Alessandro Oro
Arbitro Leonardo Totaro (Lecco)
Reti pt 2′ Massussi, 8′ Dolfini, 44′ Pasquali; st 18′ Brayda
Note Ammonita Lazzari. Espulsa al 21′ pt Caffi per fallo da ultimo uomo