#BCF

Iniziamo subito con le immagini, con gli highlights di quell’11 maggio 2014 che è rimasto e rimarrà per sempre scolpito nella memoria di tutti coloro che amano il Brescia ma anche di tutti quelli che amano il calcio femminile. In quel pomeriggio si giocò una delle partite più belle della storia recente di questo sport nel nostro Paese. Di fronte, all’ultimo atto del campionato con lo Scudetto in ballo una corazzata che vinceva il campionato da quattro anni di seguito e dall’altra un gruppo di ragazze che di lì a poco avrebbe scritto nuove ed entusiasmanti pagine del calcio femminile italiano. E non si poteva giocare questa partita se non davanti al pubblico del “Club Azzurri”, la casa che ci ha visti trionfare tante volte: per l’occasione così ricolma di gente, di tifo, di passione, di colore, che dovemmo aggiungere una tribuna.
La tensione era tanta, si tagliava col coltello, e l’esperienza e l’abitudine a vincere della Torres poteva fare la differenza e marcare il sorpasso proprio ad un passo dal traguardo. A noi bastava anche un pareggio, ma pensare di speculare sarebbe stata la nostra fine.
Ceasar fa un miracolo su Iannella; Girelli da due passi di testa non inquadra la porta. Il primo tempo è 0-0.
Passa mezz’ora della ripresa e Rosucci insacca l’1-0: un ruggito si leva dalle tribune di Mompiano, una roba da brividi per quanto era forte. Ma non era finita lì. Perché se da una parte c’era una giovane Leonessa pronta a graffiare, dall’altra c’era una capobranco che non si dava per vinta. Che non si è data mai per vinta. E infatti passano cinque minuti e Panico pareggia. Silenzio. Brividi, ma di tensione, di paura.
In quel campionato straordinario, avevamo conosciuto una sola sconfitta: 4-1 contro il Tavagnacco. Per il resto solo vittorie. Anche in casa della Torres, con quel gol incredibile di Bonansea che vale la pena di rivedere:

E non potevamo farci restituire lo schiaffo. Non quel giorno, non davanti a tutto quell’amore. Quel giorno toccava a noi, era il nostro turno, quello della Leonessa d’Italia. E il rigore trasformato da Linari al 90′ è stata la ciliegina sulla torta per concludere un percorso praticamente perfetto. E poi solo abbracci, risate, tante lacrime. Una gioia che è difficile da descrivere anche a distanza di anni. Quello è stato il primo di tanti trionfi, il primo giorno di una delle storie più belle del calcio femminile italiano. Una storia che non si è fermata. Una storia che continua.

Buon 11 maggio a tutti noi