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BRESCIA, 24 SETTEMBRE 2019 – Archiviata la prima fase della Coppa Italia di Serie C, con il Brescia Calcio Femminile che con tre vittorie su tre incontri ha staccato il pass per gli ottavi di finale (si giocheranno in gara unica il 1 dicembre, accoppiamenti da definire), ora per le Leonesse si prospettano dodici giorni di lavoro in vista dell’esordio in campionato del 6 ottobre in casa del Padova. Nel mezzo, domenica alle 17 sul campo di Paratico, amichevole contro lo Speranza Agrate. Con il direttore sportivo del BCF Cristian Peri ci siamo soffermati su questo inizio di stagione per fare un primo, piccolo, bilancio.

Direttore, facciamo il punto su questo primo mese di stagione, magari partendo dall’inizio: un’estate di grande lavoro per allestire la rosa
«Siamo soddisfatti il giusto. Non è stato facile costruire una squadra in estate non sapendo ancora se avremmo giocato in Eccellenza oppure in Serie C. Però siamo riusciti comunque a convincere con il nostro progetto e la nostra serietà giocatrici di categoria e di prospettiva ben prima dell’ufficializzazione del ripescaggio da parte del Dipartimento Calcio Femminile della LND. Sono arrivate, o tornate in biancoblu ragazze di grande carattere e temperamento da leader come Locatelli, Previtali e Capelloni e devo dire che si è creata subito una bella atmosfera fin dal ritiro di Borno. Un gruppo coeso è fondamentale per un progetto a breve ma soprattutto a lungo termine».

 Anche lo staff tecnico è stato rinnovato, con l’arrivo di mister Simone Bragantini
«Come per le ragazze, anche per il mister vale lo stesso discorso. Dopo due stagioni ad alti livelli in Serie B ha sposato il nostro progetto indipendentemente dalla categoria consapevole di trovare a Brescia terreno fertile per poter costruire qualcosa di importante su basi solide. Con lui e tutto lo staff c’è stata subito molto sintonia sull’aspetto tecnico, sugli obiettivi e le modalità con le quali raggiungerli. Brescia è una piazza esigente, i risultati sono sempre arrivati con entusiasmo e bel gioco, uniti a fame e determinazione: mister Bragantini ha sposato in pieno questo tipo di impostazione».

 Venendo ai fatti del campo: tre partite ufficiali, tre vittorie di cui due senza concedere gol e qualificazione agli ottavi di finale di Coppa Italia
«Siamo soddisfatti del raggiungimento della fase ad eliminazione diretta della Coppa, era il nostro primo obiettivo di inizio stagione. Ci siamo scontrati con squadre che poi ritroveremo più avanti in campionato e sono state partite toste, soprattutto contro il Trento all’esordio e nel derby contro il Cortefranca. Abbiamo subito tastato con mano il fatto che il cammino sarà duro durante la stagione se non lo affronteremo con la giusta convinzione e determinazione. In Serie C non ci sono regali, l’agonismo sarà una componente fondamentale del gioco, tanto quanto quella tecnica».

 Quali gli aspetti positivi e negativi di questi primi trenta giorni?
«Diciamo che sono legati entrambi agli infortuni. Indubbiamente gli incidenti a Martino e Lazzari ci hanno privato di due giocatrici, entrambe esterne di fascia, che sulla carta si potevano considerare “titolari”, anche se vale la pena ricordare che abbiamo una rosa di 23 ragazze che sono tutte titolari. L’aspetto positivo è stato la reazione, la risposta del gruppo che si è messo a disposizione del mister, che ha proposto Viscardi e Massussi, abituate ad altri ruoli, in quella posizione e sono state in grado di supplire a queste due assenze. Ecco, la nota più positiva penso sia stata la solidità del gruppo, la voglia di migliorarsi e anche di sacrificarsi in posizioni di campo non abituali quando necessario. Vedere queste caratteristiche e questa disponibilità fin da subito credo sia sicuramente di buon auspicio per il prosieguo della stagione».