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Il Settore Giovanile del Brescia Calcio Femminile è da sempre florida fucina di talenti, e negli anni ha conseguito ottimi risultati di squadra sia a livello regionale che nazionale. La tradizione non si interrompe nemmeno quest’anno, con Allieve e Giovanissime ai vertici dei rispettivi campionati. Dopo aver ascoltato le parole del responsabile del Settore Giovanile Rinaldo Caio (qui l’intervista), oggi è la volta di Simone Zafferri, tecnico della formazione Allieve.

Mister, possiamo dire che le tue ragazze stanno stupendo tutti?
«Diciamo che siamo partiti ad inizio stagione facendo la tara fra la rosa a disposizione e il campionato dell’anno precedente e come obiettivo ci siamo posti di stare intorno al quinto posto, a ridosso di Inter, Milan e Atalanta. Poi con il lavoro quotidiano e gli allenamenti le ragazze sono cresciute tanto e i risultati ci stanno dando grandi soddisfazioni. Adesso siamo lì a lottare per le fasi nazionali (le Leonessine sono al terzo posto, ultimo utile per la qualificazione, ndr) e il merito è tutto delle ragazze che ci stanno mettendo l’anima, si allenano e giocano le partite con grande impegno e voglia. Ora ci attendono ancora diverse partite da qui alla fine (ne mancano nove, ndr) e daremo tutti il massimo per chiudere fra le prime tre».

Da tecnico, ma anche da osservatore, ti sembra migliorato il livello del campionato?
«Quest’anno, rispetto agli standard, il livello è altissimo. Trovare sei squadre che lottano per i primi posti più un altro paio subito dietro per un campionato femminile è davvero raro. Ogni partita è lottata, mai scontata, e da giocare al massimo della concentrazione e delle proprie potenzialità. Questo sicuramente è un bene per le ragazze perché ci sono stimoli continui per migliorare il loro livello. E poi mettiamoci anche che siamo il Brescia e che siamo una squadra di vertice, quindi tutte le squadre vogliono farci sudare le vittorie»

Il punto più alto della stagione, finora, la vittoria sul Milan
«Sì, anche se io come prestigio e importanza ci metterei anche quella contro l’Atalanta alla fine del girone d’andata, perché le nerazzurre sono forti quanto e forse anche più del Milan. La partita con le rossonere invece ci ha dato consapevolezza forse definitiva dei nostri mezzi ed è il frutto del miglioramento di questi mesi. Quella gara, sotto l’aspetto dell’intensità e della voglia è stata assolutamente dominata da noi. Il nostro portiere non ha fatto neanche una parata. E quando succede questo, vuol dire che si sta facendo bene in allenamento. Cosa ho provato io? Grande soddisfazione, ma per le ragazze, perché stanno dimostrando di essere tutte di ottimo livello. Però la stagione non è finita e abbiamo un obiettivo da raggiungere».

Non sarebbe corretto parlare di singole, soprattutto se si tratta di giovani, però due parole per la convocazione in Nazionale Under 16 di Aurora Gilardi vale la pena spenderle
«Due anni fa allenavo le Giovanissime del Brescia e vidi Aurora a difendere i pali del Tabiago. Già in quell’occasione la “segnalai”. Dopo un anno in prima squadra da molto giovane (aveva 14 anni), ora che sta giocando con continuità e con le sue coetanee sta dimostrando tutto il suo valore, oltre ad aver avuto in questi mesi una crescita fisica e atletica notevole. Lei è una vera professionista, si dedica all’allenamento con grande concentrazione e ha una forza di volontà fuori dal normale. E questa è la base per fare una bella carriera. Sono contento per lei, per la sua chiamata in Nazionale, perché se l’è meritata grazie alle sue qualità ma la soddisfazione per questa convocazione va suddivisa fra tutte le compagne che ovviamente l’hanno aiutata a fare delle belle prestazioni».

Prima a sinistra in piedi, in maglia nera, Aurora Gilardi: il portiere delle Allieve del BCF ha partecipato al prestigioso Torneo La Manga con la Nazionale Under 16 (Foto Figc.it)

Passano gli anni, cambiano gli scenari, però a Brescia il livello è sempre altissimo
«Non c’è dubbio. Il BCF ha una tradizione di settore giovanile di grandissimo livello, e il fatto che sia con le Allieve che con le Giovanissime ce la stiamo giocando alla pari con le società professionistiche dimostra che qui ci sono tutte le componenti per fare un lavoro di sostanza e qualità».